Succede spesso di leggere i versetti dell’Agni Yoga e rimanerne colpiti profondamente, pur non comprendendone appieno il significato.
La logica rivela i suoi limiti e quando si passa oltre, si può Sentire nel profondo il Fuoco del Cuore, che Arde di una Bellezza indefinita.
La semplicità con cui il Maestro Morya indica il Lavoro di Risveglio – fondamentalmente concreto – è così sottile che può risultare difficile da comprendere, ma nonostante questo, nel profondo, si può Sentire che è stato espresso il Vero.

Una forza intrisa di resa, una fermezza che origina dalla dolcezza, l’Ardore di una Bellezza che sprona e sostiene il guerriero nel suo Lavoro di espansione della Coscienza e di infinito Servizio, che è chiamato a svolgere.

Trovare la Bellezza nella lotta e nel lavoro è una prerogativa di pochissimi audaci che hanno votato la propria vita alla Missione e al bene comune, uomini e donne che perderebbero tutto piuttosto che retrocedere. Chi è passato prima di noi su questa Via può consigliarne i passi più di chiunque altro e chi ha sacrificato la Sua esistenza per sostenere l’evoluzione degli altri non può che essere un Maestro di Saggezza e un esempio da seguire spontaneamente.

Questo Appello può non sembrare chiaro o può apparire insostenibile, oppure, viceversa, limpido e puro. Non dipende dalla modalità di espressione dell’Appello ma dalla preparazione e predisposizione interna di chi lo ascolta.
È a disposizione di tutti ma è solo per alcuni.
Se le parole del Maestro sono d’ispirazione, siete tra i pochi chiamati a concretizzarle.